Comuni
Comune di Venarotta
Turismo Venarotta :
CENNI GEOGRAFICI
Venarotta è un comune italiano di 2.236 abitanti della provincia di Ascoli Piceno nelle Marche. Fa parte della Comunità Montana del Tronto.
CENNI STORICI
La Venere rossa Quello di Venarotta è un nome che ha dato ad interpretazioni diverse. Esse - ma nessuna può dirsi provata - possono essere raccolte in due grandi gruppi. Il primo, generalmente citato dagli storici più antichi, è quello che potremmo definire leggendario e che si lega, in un modo o nell'altro, al nome di Venere nelle sue specifiche prerogative di dea dell'amore. Secondo una variante di questo gruppo, nella zona sarebbe esistito un tempietto pagano dedicato alla famosa dea di Cipro che sarebbe stata distrutta dai primi cristiani, onde una "Venere rotta" rovinata, distrutta, ecc. Tutto questo però contrasta con il fatto che nella dizione dialettale si dice Venarotta (con la "ò" aperta) e non con la "ò" chiusa come sarebbe giusto nel caso d ' aggettivo derivato dal verbo rompere. Infatti, "rotta" semmai significa "grotta". Un'altra tesi, sempre di questo gruppo mitologico, giustificherebbe la "ò" aperta con il fatto che il simulacro della dea fosse rosso e che esisteva ancora quando in zona - verso la metà del 500 d.c. - erano arrivati i Longobardi che, parlando antico-tedesco o gotico che sia, lo chiamassero la Venere - rossa "Venus-ròth". Cioè Venarotta. Secondo altri invece la faccenda sarebbe stata più cruenta. E cioè Longobardi avrebbero violentato alcune donne del luogo, ci sarebbe stata baruffa e relativo spargimento di sangue. Dal che una improbabile "venere-rossa" o "ròth" che dir si voglia. In ogni modo sia, tutte le diverse ipotesi di questo gruppo fanno capo al nome mitologico di Venere e sembrano riferirsi ad antichissimi riti agresti relativi alla fecondità sai della terra che degli animali e naturalmente degli uomini. La pietra rotta, il secondo gruppo - che ci sembra più fondato anche se meno spettacolare - si riferisce alla natura geologica del terreno, partendo dal fatto che per "vena" s'intende anche un "filone" o uno strato di roccia. Ora, poiché nella zona affiorano frequentemente estesi e lunghi banchi di tufo arenario del miocene (molasse), qualcuno ritiene che il toponimo Venarotta - nel medioevo attestano come "Vena Rupta" - voglia intendere una frattura di questi banchi di pietra. Infatti, a Venarotta si arriva passando in mezzo a tufi fratturati. Tuttavia anche in questo caso c'è la questione dell'accento, giacché la "vena spezzata" dovrebbe dar luogo ad un toponimo "Venarotta" con la "ò" chiusa e non con la"ò" aperta che, semmai, potrebbe ipotizzare una "grotta nella vena" ovvero "una vena con la grotta". In ogni caso non si può escludere che attraverso secoli di trasmissione orale l'accento abbia perduto la caratteristica iniziale. Fatto è, comunque, che ci sono molte località intorno ad Ascoli caratterizzate da toponimi con la radice "vena" chiaramente riferita agli strati di pietra e non a Venere. La storia di Venarotta tende in grandissima parte ad identificarsi con quella del vicino Ascoli ma non in quanto rifletterebbe uno stato di subordinazione, bensì per una omogeneità storica che fatalmente deriva da precedenti omogeneità demografiche, culturali, economiche. Il piccolo territorio venarottese, certamente in grado di ospitare e rifugiare le vittime cittadine delle invasioni barbariche, non poteva avere la forza per svolgere - e per di più sul confine - una politica autonoma. D'altro canto gran parte del territorio venarottese era in mano ai "farfensi", cioè ai monaci imperiali di Farfa che da poveri missionari benedettini (come li aveva voluti San Benedetto) si erano trasformati in potenti e qualche volta prepotenti feudatari. Comunque non intendiamo riferirci ad eventuali tracce d'insediamenti preistorici, sia perché dovremmo, semmai, tornare a quella che normalmente è definita "notte dei tempi", sia perché, in effetti, in comune di Venarotta, forse anche per mancanza di serie ricerche, non abbiamo reperti attendibili. E' da supporre che nei millenni precedenti il 1000 a.C. (età picena del ferro) nella zona ci sia stato uno dei primitivi villaggi agricoli che nell'insieme davano vita all'etnia degli Asili i più tardi dei Piceni.
DA VISITARE
Chiesa SS Cosma e Damiano
Castello di Venarotta
Chiesa di Portella
Chiesa di San Francesco
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